lunedì 8 settembre 2014

Continuano a essere le fasce medio basse a pagare



Come sapete, cerchiamo di informare il più possibile sul nostro lavoro. Questo perché riteniamo molto importante dare un rendiconto ai nostri elettori su come stiamo utilizzando la loro preferenza, soprattutto per quel che riguarda i nodi importanti della vita chignolese.
L'ultimo consiglio comunale ha stabilito le aliquote per quel che riguarda IRPEF, IMU e TASI.
Mentre l'IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) va a “colpire” il reddito, IMU (Imposta MUnicipale propria) e TASI (Tassa sui servizi indivisibili) vengono calcolate a partire dal patrimonio.
Per quel che riguarda l'IRPEF l'amministrazione Ronzoni ha deciso di fare un copia-incolla delle aliquote decise dal Commissario Prefettizio, notevolmente aumentate rispetto alle precedenti, soprattutto per le fasce deboli (per approfondire guardate questo post). La nostra proposta è stata quella di cercare di abbassare le aliquote per i redditi più bassi, andando a ricercare la copertura economica nell'aumento dell'IMU.
Importante, a proposito di IMU, ricordare che, per quanto riguarda le abitazioni principali, viene pagata soltanto dalle abitazioni di “lusso” al 4 per mille (le abitazioni principali non di lusso non pagano l'IMU). Per tutte le altre costruzioni (seconde case, capannoni, etc...) l'aliquota sarà all'8,55 per mille.
Per ultima, la TASI verrà pagata all' 1 per mille per le abitazioni principali (tutte), le aree edificabili e fabbricati rurali strumentali, mentre all'1,95 per mille per tutti gli altri fabbricati.
La Legge prevede che, per quanto riguarda le abitazioni principali, la somma IMU+TASI non possa superare il 6 per mille, mentre per gli altri fabbricati non possa superare il 10,6 per mille.
Quindi facciamo 2 conti

Abitazioni principali di “lusso” 
- IMU 4 per mille
- TASI 1 per mille
- IMU+TASI 5 per mille
possibile quindi aumentarla di un 1 per mille

Altri fabbricati 
- IMU 8,55 per mille
- TASI 1,95 per mille
- IMU+TASI 10,5 per mille
praticamente al massimo consentito dalla legge (10,6 per mille)

La nostra proposta è stata dunque quella di aumentare la tassazione sulle abitazioni di lusso cercando, nel contempo, di differenziare la dicitura “altri fabbricati”, creando una nuova aliquota, ridotta rispetto al 10,5 per mille, a favore della categoria D (capannoni); questo per cercare di dare un segnale per la ripresa economica alle imprese del nostro territorio.
Purtroppo la maggioranza ha fatto, per l'ennesima volta, orecchie da mercante.
Saranno quindi tassati ancora una volta i redditi, in particolare i medio bassi, a favore dei proprietari di abitazioni di lusso.
Siamo amareggiati del fatto che le nostre proposte vengano scartate a priori senza essere nemmeno prese in considerazione. Dopo tanti proclami di collaborazione, forse sarebbe il caso di passare ai fatti.

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