sabato 30 aprile 2016

Il Grande Slam

È complicato comprendere immediatamente come la cattiva gestione della cosa pubblica porti a una perdita netta di denaro nelle tasche dei cittadini. Abbiamo perso, purtroppo, la corrispondenza tra ciò che si versa alla Pubblica Amministrazione e gli effettivi servizi erogati. Basti pensare che tra le accise del carburante figurano ancora la crisi di Suez del 1956 e la guerra in Abissinia del 1935, che nel frattempo ha fatto in tempo a cambiare nome in “Etiopia”.
Proviamo, però, ad analizzare soltanto un aspetto della gestione del nostro comune negli anni e proviamo “spannometricamente” a farci un'idea di quanto avremmo potuto risparmiare o guadagnare sotto forma di servizi: le “convenzioni”.
La prima che prenderemo in considerazione è del 1987, la famigerata convenzione Valochere.
Come ampiamente reso noto in precedenti articoli, l'oggetto del contendere che si è trascinato fino ai giorni nostri ricade principalmente sulla realizzazione di un parcheggio e di un'area verde pubblico attrezzato. Se tutto fosse andato come doveva andare, oggi la popolazione potrebbe già usufruire di 6580 metri quadrati di area verde attrezzata e circa 60 parcheggi a ridosso sia del parco, sia del centro del paese.
La seconda è tra il Comune di Chignolo d'Isola e le società Manifold srl e Gauranga srl, per il lottizzo dell'area che avrebbe poi fatto parte del villaggio Hare Krishna.
Oltre alle opere di urbanizzazione primaria (rete stradale con sezione di 5 metri + 2 metri di marciapiede, fognatura, rete idrica, ecc...), i lottizzanti si impegnavano a realizzare 4 campi da tennis privati e 5 non privati, una piscina scoperta e una coperta a uso pubblico, un campo da calcio polifunzionale e la sistemazione dei 2 laghetti e di tutti i percorsi pedonali presenti nell'area (i più attempati i laghetti se li ricordano...). Ora... facciamo finta che ci accontentiamo di due borse sul prato per fare le porte del campo polifunzionale, che dei 4 campi da tennis privati ci interessa poco perché non fruibili dalla cittadinanza e che per mettere a posto i laghetti si intenda coprirli per sempre e costruirci sopra... ma il costo di costruzione di un campo da tennis senza illuminazione e recinzione (per risparmiare) si aggira attorno ai 35.000 euro, che per 5 campi fa 175.000 euro, una piscinetta interrata 5mt X 10mt costa circa 35.000 euro (senza spogliatoi, illuminazione ecc...). In tutto sono circa 200.000 euro non introitati né in forma di servizio né in forma di denaro dall'Amministrazione. Non è intenzione di questo articolo sindacare sul perché a Chignolo servissero 9 campi da tennis. Magari l'Amministrazione di allora voleva entrare di diritto nel circuito del Grande Slam a fianco di Roland Garros e Wimbledon, non lo sappiamo, ma se siete curiosi avete la possibilità di chiedere lumi all'attuale Assessore Rota, che nel 1990 era membro di maggioranza, e probabilmente sa qualcosa anche dell'altra convenzione citata precedentemente.
In conclusione, considerando il parco di valochere, i 60 parcheggi, il campo polifunzionale, i laghetti, i percorsi pedonali, dai 200.000 euro è ragionevole pensare che si possa arrivare a 250.000 euro circa non introitati. Per farci un'idea, se pensiamo che il comune di Chignolo d'Isola prevede di introitare circa 245.000 euro dalla TARI – Tassa rifiuti, delle 2 l'una: avremmo potuto risparmiarci la TARI di quest'anno o avremmo potuto parcheggiare vicino al centro (ma non in divieto di sosta), godere di un bel parco, nuotare all'aperto d'estate e ammirare il “dritto” di Djokovic.