È complicato comprendere
immediatamente come la cattiva gestione della cosa pubblica porti a
una perdita netta di denaro nelle tasche dei cittadini. Abbiamo
perso, purtroppo, la corrispondenza tra ciò che si versa alla
Pubblica Amministrazione e gli effettivi servizi erogati. Basti
pensare che tra le accise del carburante figurano ancora la crisi di
Suez del 1956 e la guerra in Abissinia del 1935, che nel frattempo ha
fatto in tempo a cambiare nome in “Etiopia”.
Proviamo, però, ad analizzare soltanto
un aspetto della gestione del nostro comune negli anni e proviamo
“spannometricamente” a farci un'idea di quanto avremmo potuto
risparmiare o guadagnare sotto forma di servizi: le “convenzioni”.
La prima che prenderemo in
considerazione è del 1987, la famigerata convenzione Valochere.
Come ampiamente reso noto in precedenti
articoli, l'oggetto del contendere che si è trascinato fino ai
giorni nostri ricade principalmente sulla realizzazione di un
parcheggio e di un'area verde pubblico attrezzato. Se tutto fosse
andato come doveva andare, oggi la popolazione potrebbe già
usufruire di 6580 metri quadrati di area verde attrezzata e circa 60
parcheggi a ridosso sia del parco, sia del centro del paese.
La seconda è tra il Comune di Chignolo
d'Isola e le società Manifold srl e Gauranga srl, per il lottizzo
dell'area che avrebbe poi fatto parte del villaggio Hare Krishna.
Oltre alle opere di urbanizzazione
primaria (rete stradale con sezione di 5 metri + 2 metri di
marciapiede, fognatura, rete idrica, ecc...), i lottizzanti si
impegnavano a realizzare 4 campi da tennis privati e 5 non privati,
una piscina scoperta e una coperta a uso pubblico, un campo da calcio
polifunzionale e la sistemazione dei 2 laghetti e di tutti i percorsi
pedonali presenti nell'area (i più attempati i laghetti se li
ricordano...). Ora... facciamo finta che ci accontentiamo di due
borse sul prato per fare le porte del campo polifunzionale, che dei 4
campi da tennis privati ci interessa poco perché non fruibili dalla
cittadinanza e che per mettere a posto i laghetti si intenda coprirli
per sempre e costruirci sopra... ma il costo di costruzione di un
campo da tennis senza illuminazione e recinzione (per risparmiare) si
aggira attorno ai 35.000 euro, che per 5 campi fa 175.000 euro, una
piscinetta interrata 5mt X 10mt costa circa 35.000 euro (senza
spogliatoi, illuminazione ecc...). In tutto sono circa 200.000 euro
non introitati né in forma di servizio né in forma di denaro
dall'Amministrazione. Non è intenzione di questo articolo sindacare
sul perché a Chignolo servissero 9 campi da tennis. Magari
l'Amministrazione di allora voleva entrare di diritto nel circuito
del Grande Slam a fianco di Roland Garros e Wimbledon, non lo
sappiamo, ma se siete curiosi avete la possibilità di chiedere lumi
all'attuale Assessore Rota, che nel 1990 era membro di maggioranza, e
probabilmente sa qualcosa anche dell'altra convenzione citata
precedentemente.
In conclusione, considerando il parco
di valochere, i 60 parcheggi, il campo polifunzionale, i laghetti, i
percorsi pedonali, dai 200.000 euro è ragionevole pensare che si
possa arrivare a 250.000 euro circa non introitati. Per farci
un'idea, se pensiamo che il comune di Chignolo d'Isola prevede di
introitare circa 245.000 euro dalla TARI – Tassa rifiuti, delle 2
l'una: avremmo potuto risparmiarci la TARI di quest'anno o avremmo
potuto parcheggiare vicino al centro (ma non in divieto di sosta),
godere di un bel parco, nuotare all'aperto d'estate e ammirare il
“dritto” di Djokovic.
Nessun commento:
Posta un commento